Musica e Museo Dicoesano
Al suo tradizionale concerto del tempo pasquale il Coro Polifonico Cremonese unisce quest’anno la presentazione della seconda edizione del volume (da tempo esaurito) Musica e musicisti nel Duomo di Cremona. Documenti e testimonianze dal secolo XV al XVII (Fantigrafia, Cremona) rimandata a suo tempo a causa della precaria situazione sanitaria. L’evento avrà luogo nella chiesa di S. Agata sabato 30 aprile alle 21, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona (ingresso gratuito con green pass e mascherina). Il volume, rivisto e in parte modificato nella struttura, è arricchito da un inedito musicale di Federico Mantovani, compositore e direttore del Polifonico, “Tota pulchra”, dedicato alla Vergine e ispirato alla Madonna del Perugino, opera di grande bellezza che la rappresenta (e che si può contemplare nella chiesa di S. Agostino). Non a caso il brano viene edito nel momento in cui il Polifonico presenta il volume incentrato sulla musica dal secolo XV al XVII nata in buona parte per onorare la Vergine con il canto delle laudi ogni sabato e nelle dodici feste dell’anno a lei dedicate grazie alla costituzione di un’apposita Cappella Musicale, la Cappella delle Laudi del sabato, diversa da quella della Cattedrale. con suoi maestri, tutti compositori, a cui si deve un interessante repertorio musicale. Ciò a seguito del riaccendersi della devozione per Maria, dopo un periodo di affievolimento, grazie alla predicazione di frate Gerolamo Paolucci da Forlì nel 1596: ne fu oggetto visibile l’antichissima statua lignea della cosiddetta ‘Madonna del Popolo’ (posta allora al di sopra dell’altare maggiore del Duomo). Tutto questo, insieme a numerosi altri temi liturgici e musicali, fu al centro degli studi effettuati su documenti dell’epoca per iniziativa del Polifonico nel 1989, anno della prima edizione del volume che li raccoglieva, studi che ebbero la loo conclusione con l’allestimento di una mostra documentaria e iconografica in Battistero (realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano e con il sostegno della Fondazione W. Stauffer). In quell’occasione tornò ad essere visibile per la città la venerata statua della quale si erano perse le tracce e che ora ha trovato la sua opportuna e definitiva collocazione nel Museo Diocesano da poco inaugurato, custode di un ricco patrimonio artistico, di cui con il concerto dl Polifonico si intende anche sollecitare la visita: come dire: la musica accompagna al Museo.
Dal passato al presente: e la musica sempre a cantare una bellezza perenne, perenne essa stessa. Questo il messaggio che si vuol proporre con il concerto del tempo pasquale.
La serata si apre con l’esecuzione del citato Tota pulchra di Mantovani, dedicato dall’autore al Polifonico, e, dopo una breve presentazione del volume con gli interventi di Renata Patria, presidente del Polifonico, e di don Gianluca Gaiardi, direttore del Museo Diocesano, prosegue con intense pagine musicali eseguite dal Coro Polifonico con la direzione del suo maestro, Federico Mantovani (all’organo Alessandro Manara): pagine scelte dal repertorio ottocentesco e novecentesco, nella convinzione del permanere, nel divenire delle epoche e pur attraverso i diversi stili e le diverse poetiche degli autori prescelti, della perenne funzione della musica come espressione di un’idea universale di bellezza: la più metafisica e la più pervasiva.