Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website La fine del diritto all’informazione?

La fine del diritto all’informazione?

14/05/22 11:00 - 12:30

Libertà di informare e diritto ad essere informati sono valori fondamentali in una società democratica.
La transizione al digitale dell’informazione ha comportato sfide ancora più ardue sul piano del diritto ad un’informazione seria e professionale. La rete è la seconda fonte d’informazione dopo la tv, e la prima per i più giovani. Oggi si ha l’illusione che, grazie alla rete, l’informazione sia direttamente reperibile senza il “medium” dell’intermediario, dell’interprete, del giornalista.
Ma la disintermediazione si è trasformata ben presto in una semplice sostituzione degli intermediari. I fornitori di servizi in internet oggi gestiscono e controllano tutto il traffico comunicativo. E lo strumento con cui lo fanno, l’intelligenza artificiale a mezzo di algoritmi, ha fatto esplodere le possibilità di controllo e di manipolazione (il cosiddetto “capitalismo della sorveglianza”).
La rete vuole apparire neutrale. In realtà gli algoritmi (di cui nessuno conosce la formula, protetta da brevetto), selezionando secondo criteri di ranking le comunicazioni, discriminano ciò che arriverà e ciò che non arriverà all’utente, provocando una regressione cognitiva: si pensi alle bolle di filtraggio, in cui ognuno è immerso in “camere di eco”, cioè mondi informativi personalizzati sui suoi orientamenti, ove lo raggiunge solo ciò che lo compiace, spesso attraverso “fake news” e discorsi di odio, a tutto danno del confronto necessario al dibattito pubblico.

NTRODUCE E MODERA
Massimo Foglia
Università degli studi di Bergamo

INTERVENGONO

Isaia Invernizzi
Giornalista de Il Post

Francesca Pasquali
Università degli studi di Bergamo

 

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Bergamo Next Level
Dal 12 al 20 maggio l'Università degli Studi di Bergamo, unitamente a Pro Universitate Bergomensi, organizza una rassegna di talk, conferenze e workshop dedicate a quattro aree tematiche su cui ci si potrà confrontare direttamente con i rappresentanti e le istituzioni del territorio: patrimonio culturale, società aperta, innovazione sostenibile e sviluppo energetico.
In particolare, la parola chiave che fa da timone a questa edizione è "rigenerazione", da intendersi come una rinascita dal punto di vista dell'urbanizzazione del territorio, ma anche dal punto di vista della cultura e dello sviluppo digitale.

Complesso di Sant'Agostino in Città Alta
Bergamo (BG)
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ingresso gratuito