Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Strano come il rombo degli aerei
Vernissage

Strano come il rombo degli aerei

14/05/22 18:00 - 22:00

Potenti le ultime opere presentate da Alfredo Colleoni, nuovi monotipi in cui l’artista crea continuità con la propria indagine utilizzando la tecnica come forma di sperimentazione. I supporti utilizzati, infatti, sono carte di recupero come la velina di grande formato, la carta da pacco marrone e bianca e la carta da pasta di legno, i “medium” usati sono sia calcografici e tipografici sia ad olio, oppure gel e solventi di varia natura, i colori sono il bianco il nero e il rosso.
La dignità del tratto, sapientemente controllato e dosato tra l’informale e il ragionato, sempre autentico e leale, così come le calibrate vibrazioni delle luci, tutto concorre alla creazione di una vera e propria narrazione dell’attuale, apocalittica condizione umana.
L’inconscio dell’osservatore si ritrova in una dimensione connessa con la tragedia della guerra, forse suggestionato già dal titolo dell’esposizione che rimanda ad un contesto bellico più facilmente che ad uno vacanziero.
Ombre, nubi di fumo denso impenetrabile, soffocante, nascondono deflagrazioni di figure orrifiche che ribollono sulle nostre retine, la speranza ha le orbite vuote come i neri opachi delle carte mentre i neri lucidi riflettono un’immagine che non possiamo percepire perché essi assorbono i nostri pensieri confusi.
Nemmeno il gioco della tramatura rossa, in originale un labirinto, pacifica la nostra ansia di fuga, perché corrisponde alla paura ancestrale della morte di junghiana memoria e il ritmo non è melodia, ma disperata ricerca di segnali vivifichi.
I fondi, fatti a volte di materie filamentose come tracce di organismi fossili, oppure graffiati con segni taglienti, si intersecano creando reticoli ambigui e fuorvianti, rimandano alle pieghe dell’animo umano disperato, alle increspature dolenti dei nostri fragili intelletti.
Angoscia, presentimento e stupore insieme sono gli stati d’animo che risalgono le nostre tempie, offrendo molteplici spunti di riflessione collettiva ed interiore.

Nel corso del vernissage, l’esposizione sarà accompagnata dalla lettura di alcune liriche del poeta Raffaello Corti, volutamente ispirate alle opere di Alfredo, componimenti che sapranno innescare dinamiche emotive ricche di suggestioni profonde ed empatiche.

Accompagneranno, infine, l'esposizione:
Simona Riva - voce
Adelio Leoni - suoni

Macondo Caffè Letterario Bergamo
via Moroni 16
347.1187203
Locandina
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