Habeas Corpus

10/06/22 18:30 - 10/07/22 19:00

Habeas Corpus è la prima monografica che omaggia, a 35 anni dalla scomparsa, Maurizio Bovarini, disegnatore di indiscussa qualità, protagonista di una stagione molto fertile del fumetto e dell’illustrazione italiana. 

Nel diritto anglosassone, la locuzione “habeas corpus” esprime il principio che tutela l'inviolabilità personale e il conseguente diritto dell'arrestato di conoscere la causa del suo arresto. Per il curatore della mostra è il modo perfetto sia per creare un connubio con il luogo scelto per la mostra - l’Ex Carcere di Sant’Agata - sia per parafrasare il ricordo di Bovarini, autore troppo spesso dimenticato dalla critica. 

Maurizio Bovarini realizza le prime illustrazioni negli anni '50 per il settimanale Le Ore poi, nel decennio successivo, inizia a collaborare con il Corriere dei Piccoli e a partire dal 1962 si fa conoscere oltralpe e soprattutto in Francia, grazie ai lavori pubblicati sulle riviste Siné-massacre, Adam, Bizarre e L’Enragè. Tra il 1968 e il 1969 dirige la rivista Kara Kiri, versione italiana della rivista francese HaraKiri che dal 1969 diventa Charlie Hebdo.

Ma è sulle pagine dei supplementi di Linus che i lettori più attenti imparano a riconoscere il suo segno veloce e preciso, spietato ed espressionista. Per la rivista fondata da Giovanni Gandini crea, tra gli altri, le serie Kariplo e Philadelphia Miller, quest’ultima pubblicata anche in Francia su Charlie e in seguito raccolta nel volume La dinastia dei Miller. Le sue sono le pagine di un grande autore, destinato a essere poco storicizzato, che vengono pubblicate accanto al meglio del fumetto del periodo. Sono anni convulsi per il fumetto non seriale. Le riviste che lo ospitano sono molte, ma la successiva pubblicazione in forma di libro è più un’eccezione che una regola. Bovarini, che dalla metà degli anni Settanta si fa rappresentare da Quipos, l’agenzia di fumettisti e disegnatori fondata da Coleta Goria e Marcelo Ravoni, si muove in quel mercato con sapienza. Pubblica sulle riviste, costruisce libri, lavora con i periodici disegnando strisce, vignette, illustrazioni e copertine. È così che nel1970 arriva il primo volume a fumetti, RiccoRidens, seguito nel 1972 da Ultimo tango a fumetti, parodia del film di Bernardo Bertolucci, e da Eia eia trallallà (1975), racconto semi-serio dell'Italia fascista. Oltre a Linus collabora con la rivista Eureka.

 

EXSA - Ex Carcere Sant'Agata
Bergamo (BG)