Questo incessante sognare l’impossibile

26/06/22 15:15 - 16:30

Un dialogo per imparare uno sguardo aperto sulla realtà, disponibile e attento a incontrare l’altro, anche se molto diverso, a lasciar vibrare, come un diapason, il proprio cuore di fronte all’umanità dell’altro, al suo grido e alla sua ferita, senza paura e senza pregiudizi, fino a coinvolgersi nel cammino di chi cerca il vero. Fino alla commozione di sorprendere la bellezza della propria umanità e alla libertà di poterla finalmente guardare come occasione e strada alla conoscenza di sé e della realtà.

Partecipano 
Alfonso Calavia Arespacochaga, insegnante di lettere: lingua e letteratura spagnola al liceo “San Ignacio de Loyola” di Torrelodones (Spagna)
Cesar Senra Riesgo, preside della scuola elementare “La Gleva” di Sant Hipolit (Spagna)

 

In questo momento storico, così drammatico e travagliato, affermare che l'antidoto ai problemi del mondo e ai propri drammi è "la persona" pare poco, pare ingenuo. Servirebbe molto di più, vien da pensare. Perché invece è così decisivo? Che cosa permette alla persona di stare davanti a tutto e a tutti senza temere, senza cedere, libera e lieta? Tutti i giorni sperimentiamo che non basta affannarsi in tante cose - seppur belle - per tentare di cambiare quello che non va e poter essere contenti. Ma quindi su cosa puntare perché ognuno possa godere di tutto dentro ogni circostanza, bella o brutta? Per alzarci ogni mattina determinati a stare di fronte alle difficoltà e alle sfide che ci aspettano, senza cercare vie di fuga o guardare da un’altra parte?

Sono questi gli interrogativi che ci interessa mettere a tema il 25 e il 26 giugno nella manifestazione che, dopo due anni di pandemia, proponiamo in presenza nello spazio Polaresco di Bergamo. Ai testimoni – in vari ambiti - che inviteremo, vogliamo chiedere: in che cosa consiste e che tratti ha l'io che può cambiare sé stesso, la sua storia e quella del mondo? 

Aiuterà ad entrare nel tema anche il film “Vivere senza paura nell’età dell’incertezza” prodotto da Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e nato da una mostra creata per il Meeting di Rimini 2021, il cui percorso mette a fuoco l’irriducibilità del nostro io, mosso dal desiderio di non censurare nulla e di tenere gli occhi ben aperti. E che non smette di ricercare la verità, la bellezza, la giustizia e Ciò che riempie il cuore. 

La manifestazione è anche l’occasione per ricordare il Centenario della nascita di don Luigi Giussani (1922 – 2022); beneficia del patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo. 

 

Spazio Polaresco
Bergamo (BG)