Libri

Dedicato a Grazia Deledda

24/09/22 16:00

A conclusione della rassegna Libri in Corte 2022, un libro e, a seguire, un reading teatrale che ci presentano la scrittrice sarda nei suoi aspetti più intimi e familiari.

GRAZIA DELEDDA. Vita culturale e familiare nella Roma del primo Novecento di Maria Elvira Ciusa (Carlo Delfino Editore 2022).

A cinque anni dalla pubblicazione di Grazia Deledda una vita per il Nobel e Deledda-Biasi il visibile narrare (Carlo Delfino editore), Maria Elvira Ciusa ccompleta la sua indagine sulla scrittrice, rivelandone gli aspetti più intimi legati alla quotidianità. Questa volta l’attenzione è rivolta a raccontare, attraverso fonti primarie e documenti di difficile reperimento, la vita di Deledda a Roma dove trascorse la maggior parte della sua esistenza e scrisse quasi tutti i suoi romanzi. L’autrice pone inoltre l’accento sull’importanza del carteggio con il marito Palmiro Madesani e coi figli Sardus e Franz. Un capitolo è dedicato anche al tenero rapporto familiare intercorso con le sorelle Nicolina e Peppina. Di Palmiro si sapeva finora ben poco. Dalle lettere prese in esame emerge l’effettivo ruolo che svolse nell’esistenza di Grazia quando, in vacanza lontana da Roma, gli confidava il suo quotidiano fatto di incontri con personaggi illustri della cultura del tempo, di ciò che leggeva e scriveva. Nel carteggio con i figli affiora, oltre che la generosità di madre esemplare e di affettuosa educatrice, il suo spirito ricco di humour e senso pratico. Fa da sfondo la vita sociale ed economica della Capitale, che divenne negli anni Dieci e Venti centro di dibattito sul linguaggio internazionale delle arti, un dibattito che Deledda seguì da vicino, dato il suo profondo interesse per le espressioni artistiche a lei contemporanee.

Interviene Miriam Zucchiatti (Biblioteca Sormani)

DELEDDA’S REVOLUTION. Grazia e Santus, due fratelli, due destini.

Reading teatrale di Antonio MocciolaCon Luca Pala e Valeria BertaniRegia di Diego Galdi

La rivoluzione dei Deledda: quella di Grazia, riuscita. Quella di Santus, fallita. Destino opposto per due fratelli anomali, nati in una Sardegna ottocentesca e lontanissima da tutto. Lei, divorata dal sacro fuoco dell'arte e dell'ambizione, donna osteggiata da tutti ma capace di arrivare sul tetto del mondo, contro ogni pronostico. Lui, primogenito e coccolato da tutti, ma vinto dall'alcolismo e da un amore - scandaloso -non ricambiato, e al cui fallimento non resiste. Entrambi accomunati dalla stessa ferita. Ferita reale, fisica, bruciante. Lui sul braccio, lei sulla guancia. Avranno il tempo di accettarla, ma non di guarirla. Luca Pala, nuorese doc proprio come tutti i Deledda, porta per la prima volta sul palco la controversa figura di Santus, fratello della celebre Grazia, premio Nobel per la Letteratura 1926, e qui interpretata da Valeria Bertani. Il testo di Antonio Mocciola e la regia di Diego Galdi scavano in aspetti inediti di una vicenda letteraria e umana troppo poco conosciuta, che emoziona e sorprende, nella sua lampante modernità.

L'ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria: chiama il numero verde 800880066 (da lunedì a sabato dalle 9 alle 18) oppure prenota con l'app Affluences.

 

Milano (mi)
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