Schiavi invisibili: le vittime dimenticate del traffico di esseri umani in Cambogia. Una mostra fotografica di Alessandro Fordella
"Una delle preoccupazioni più gravi per la comunità internazionale oggi è la "tratta di esseri umani", il reclutamento o trasferimento di persone con la forza, frode o abusando della loro vulnerabilità, ai fini della loro sfruttamento, compreso lo sfruttamento sessuale, il lavoro forzato o persino la schiavitù.
È un globale sempre più diffuso fenomeno che accompagna sistematicamente i flussi migratori, causando gravi violazioni dei diritti umani.
La questione viene affrontata principalmente attraverso la lotta alla criminalità associata a tale pratica, mentre una minore attenzione è dedicata alla vittime, nonché alle loro famiglie e comunità.
I trafficanti prendono di mira uomini e donne particolarmente vulnerabili (talvolta minori) che spesso vivono in contesti poveri ed emarginati, privi di accesso a un'istruzione adeguata e opportunità di lavoro, e sono quindi più soggetti a sfruttamento e abusi. È facile dimenticare queste persone mentre scompaiono. Ma potrebbero anche essere tristemente ignorati quando alla fine scappano e tornano a casa: di nuovo nelle loro comunità svantaggiate, con ulteriori esperienze traumatiche di tratta e lo stigma che ne deriva, sono spesso trascurate e lottano per trovare un posto dignitoso nella società, rischiando di svanire di nuovo e diventare alla fine invisibile. Questo è particolarmente evidente per quanto riguarda la Cambogia e le sue vittime del traffico di esseri umani, le loro famiglie e comunità.
Questo progetto è un tentativo di raccontare le loro storie, affinché non vengano dimenticate." Testo e fotografia di Alessandro Fordella.
La mostra è inserita nel Milano Photofestival 2022.