Sacrestie e altri gioielli nascosti nelle chiese di S.Stefano e S.Michele
Robbio è un'attraente cittadina della Lomellina, immersa nel verde della vegetazione della sua campagna e circondata dall'oro dei campi di mai e delle risaie. Abitata dal Neolitico, sede di un insediamento romano attestato da Plinio il Vecchio, tappa della Via Francigena, riserva delle sorprese a chi voglia conoscere aspetti poco noti del nostro immenso patrimonio artistico. Uno è sicuramente la chiesa di San Michele.
Di impronta tardo romanica-primo gotico ma probabilmente costruita su un precedente edificio longobardo. Decorata all'interno da numerosi affreschi barocchi nelle vele del soffitto dell'unica navata, si suppone che, nella parete sinistra, l'affresco del 1544 della " Madonna insediata" sia addirittura un'opera di Bernardino Lanino ( 1512-1583), uno dei più significativi esponenti della scuola vercellese del periodo. Altri affreschi di autori sconosciuti nel sottotetto e una natività del XV sec. ci accompagnano nella storia della chiesa. Al centro della volta di copertura troviamo degli angeli che sorreggono un ostensorio; un simbolo della Confraternita del Santissimo Sacramento che ha gestito per secoli la chiesa.
Da ammirare in sacrestia preziosi pezzi di arredamento realizzati tra fine "500 e primi del "600, inoltre , in occasione della Giornata Fai d'Autunno saranno esposti alcuni reliquari barocchi in lamierino di rame sbalzato e argentato di proprietà della Confraternita.
Più recente ma di particolare interesse la chiesa di S. Stefano del XVIII sec., ricca di preziose testimonianze artistiche, come il bellissimo altare barocco della Madonna del Rosario con sculture lignee dei 15 medaglioni dei misteri e di S. Domenico e S. Caterina, proveniente dalla soppressa chiesa della Madonna delle Grazie, da cui proviene anche la straordinaria ancona da altare "Assunzione della Vergine e i Santi Apostoli" di Giuseppe Giovenone il Giovane (1524 - 1608).
ultimo rappresentante tardo rinascimentale della grande scuola pittorica vercellese e di una famiglia di artisti che comprendeva il padre, lo zio e il cugino....Opera in cui si condensano, oltre a quelle del padre, le influenze di Gaudenzio Ferrari e del cognato Bernardino Lanino
In caso di particolare affluenza l'ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Note per la visita
Dalla Stazione Ferroviaria, Viale A. D'Aosta porta direttamente a Piazza Santo Stefano.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
La quadreria presenta anche altre opere , da scoprire oltre ad affreschi, quadri, mobili antichi e testimonianze varie di una fede secolare e ad alcuni volumi seicenteschi raramente esposti al pubblico. La visita è un compendio di ARTE, e FEDE che coinvolge e sa emozionare.
DELEGAZIONE FAI PAVIA
LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO
Luogo solitamente chiuso al pubblico perché di proprietà privata
Visite a cura di
Volontari e narratori FAI