Eugenia Post Meridiem, Ella Codesta e Sgrò
EUGENIA POST MERIDIEM
Eugenia Post Meridiem prende forma nell'estate del 2017 quando Eugenia (voce, chitarra), dopo tre mesi di viaggi, esperienze e intensa elaborazione di brani a Lisbona, incontra Matteo, bassista e musicista elettronico, Giovanni, chitarrista psichedelico, e Matteo, batterista orientato al jazz.
L'incontro ha portato alla creazione di una serie di brani che, oltre a mostrare una voce meravigliosa e notevoli potenzialità di songwriting, rivelano attraverso gli arrangiamenti, influenze soul, indie e una spiccata inclinazione alle contaminazioni psichedeliche anni '60 e '70 finemente combinate con le più ruvide sonorità anni '90 e punto d'incontro di quattro differenti background musicali.
Nell'agosto 2018 al Big Snuff Studio di Berlino la band registra il suo primo lavoro in studio: In Her Bones, che viene pubblicato l'11 ottobre 2019.
Nell'estate e autunno del 2019 i ragazzi portano il loro primo album in giro per l'Italia. La band viene anche selezionata per suonare al ESNS Festival (Groninghen, Olanda) e al MENT Festival (Lubiana, Slovenia) nel gennaio e febbraio 2020, al WAVES Festival (Vienna, Austria) nel settembre 2020 e viene scelta per partecipare al programma INES #talent 2020.
Rolling Stone Italia ha inserito Eugenia Post Meridiem tra le venti promesse musicali italiane per il 2020.
Nell’estate del 2021 la band fa uscire due nuovi pezzi (Life Sleeper - Side A e Life Speeder - Side B, prodotti da Matteo Pavesi) registrati presso il Fonoprint Studio di Bologna. Nel settembre dello stesso anno ritorna a suonare all’estero con un concerto al MIL Festival (Lisbona, Portogallo) e uno al REEPERBAHN Festival (Amburgo, Germania).
La band ha registrato il suo secondo album in studio per Bronson Recordings, “Like I Need a Tension” (in uscita a novembre 2022).
La tensione è una forza potente. Spinge le cose in avanti e il suo attrito produce risultati inaspettati. Soprattutto, alimenta la creatività, fornendo ispirazione e concentrazione in egual misura. Sicuramente, funziona così per la band Eugenia Post Meridiem – non a caso il nuovo album, in uscita in CD, vinile e digitale il 18 novembre 2022 per Bronson Recordings, si intitola Like I Need a Tension. "È proprio la tensione che ci aiuta a focalizzarci su ciò che stiamo facendo e a compiere le scelte migliori", afferma la cantante e chitarrista Eugenia Fera. "Ci permette di mettere da parte le nostre preferenze personali e trasmettere alle canzoni ciò di cui hanno bisogno".
Fera si riferisce al differente apporto stilistico di ciascun componente del quartetto ligure: l'esperienza del bassista Matteo Traverso nella musica elettronica, le tendenze psichedeliche del chitarrista e tastierista Giovanni Marini e il profondo amore per il jazz del batterista Matteo Gherardi Vignolo. Poi c'è la stessa Fera, la cui musica e i cui testi sono influenzati dal soul, dall'indie, dalla psichedelia degli anni '60 e '70 e dalle trame sonore degli anni '90. Tutti questi elementi sono reindirizzati in un meraviglioso caleidoscopio di stati d'animo in Like I Need a Tension, un disco che veste la sua natura eclettica come un distintivo d'onore. “È come esplorare una giungla”, dice Traverso. "Non sai mai cosa dovrai affrontare nel mezzo".
ELLA CODESTA
Ella Codesta, nome d'arte di Martina Firinu, classe 1996, nasce a Milano ma vive in diverse città italiane spostandosi fin da piccola. A 14 anni fonda la sua prima band grunge femminile. Nel 2017 si trasferisce per studi a Brescia, dove vive e lavora tutt'ora e comincia la sua esperienza come Ella Codesta, iniziando a scrivere le prime canzoni in italiano, con influenze cantautoriali, folk e indie. Nel 2019 esce "Intolleranze" il suo primo disco, seguito nei due anni successivi da tre singoli dai suoni più sperimentali: "Vent'anni", "Promessa" e "Punto di Partenza". Nel 2021 realizza un video concerto girato in un bosco di tre nuovi singoli che danno vita a un EP: "Le tue radici".
SGRÒ
Sgrò ha pubblicato il suo album d’esordio Macedonia lo scorso 19 novembre. Il cuore del progetto è un profondo amore per le produzioni di Battisti e di Battiato a cavallo tra gli anni ’70 e ‘80, con riferimenti stilistici più contemporanei che abbracciano Homeshake, Mild High Club, Glass Animals e Frank Ocean.