Musica e spettacolo

La Vita davanti a sé

06/12/22 - 07/12/22

LA VITA DAVANTI A SE’ dal testo “La vie devant a soi” di Romain Gary (Emile Ajar) riduzione e regia Silvio Orlando

direzione musicale Simone Campa

con Ensamble dell’Orchestra Terra Madre

scene Roberto Crea

costumi Piera Mura

disegno luci Valerio Peroni

© MERCURE DE FRANCE, DIRITTI TEATRALI GESTITI DALLE EDIZIONI GALLIMARD CON IL NOME DI “ROMAIN GARY” COME AUTORE DELL’OPERA ORIGINALE

©Foto di Gianni Biccari

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani.

Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo la convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi.

Il mondo ci appare improvvisamente piccolo claustrofobico in deficit di ossigeno I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti. Se questo è il quadro quale funzione può e deve avere il teatro. Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Garay dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: «Bisogna voler bene».

Il romanzo mi ha travolto e ho sentito la necessità di portarlo in scena. (…) Perché racconta tutte le sfide a cui noi italiani siamo stati sottoposti negli ultimi decenni: la convivenza con etnie diverse, che dev’essere un’opportunità, non una paura isterica dell’altro; l’indagine sul rapporto con la propria madre, (…) e l’ansia di costruire un futuro, di dare un senso alla propria vita non avendo nessuno strumento tra le mani.

Silvio Orlando – Il Mattino di Napoli, intervista di Alessandra Farro

 

 

N.B. I possessori del biglietto-abbonamento per lo spettacolo SI NOTA ALL’IMBRUNIRE della Stagione 2019-2020 devono recarsi alla biglietteria, col vecchio titolo d’ingresso, per convertirlo con un nuovo titolo d’ingresso.

 

 

BIGLIETTI (comprensivi del diritto di prevendita):

Platea e Palchi Centrali Intero €. 29.00 – Platea e Palchi Centrali Ridotto €. 27.00

Platea e Palchi Laterali Intero €. 26.00 – Platea e Palchi Laterali Ridotto €. 24.00

Loggione €. 11.00

Teatro Cagnoni
Vigevano, Corso Vittorio Emanuele II, 45, Vigevano (PV)
Vigevano (PV)
in Lombardia E015