Qishloq, il secolo sovietico in una valle dell'Asia centrale
Con questa microstoria di un grosso villaggio (Qishloq, in uzbeko) collocato in territorio tagiko nella valle del Fergana, ma abitato da uzbeki, il più importante antropologo russo, Sergej Abašin, specialista di Asia centrale, fornisce uno sguardo interpretativa nuovo sull'itera storia sovietica.
Grazie a una ricerca che coniuga esemplarmente storia e antropologia, lo "sguardo dolce" di Abašin trasmette al lettore tutta la ricca complessità di relazioni sociali, culturali e di potere che, durante il Novecento, ridefinirono cosa significasse considerarsi musulmani, uzbeki, comunisti. Questo libro è una pietra miliare nell'antropologica storica sia dell'Asia centrale sia, più in generale, dello spazio ex sovietico.
Il volume è pubblicato in collaborazione con l'Associazione Memorial-Italia, creata a Mosca negli anni Ottanta. Il suo territorio d'azione è la memoria delle violazioni dei diritti umani e la difesa dei diritti di oggi, con particolare attenzione alla storia dell'Unione Sovietica e alla Russia post-sovietica.
Dialogherà con il curatore del libro, professor Niccolò Pianciola docente di storia dell'Eurasia all'Università di Padova, il professor Alessandro Vitale, docente di geografia economica e politica presso l'Università degli Studi di Milano.