Profeti
A quattro anni di distanza dal bellissimo "Sulla mia pelle", cronaca dell'ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, Alessio Cremonini torna a parlare di prigioni.
Con "Profeti" ci troviamo in Medio Oriente, e Jasmine Trica veste i panni di Sara, una giornalista imprigionata in un campo di addestramento dello Stato Islamico, in dialogo con Nur, la donna che la sorveglia.
"Profeti" è la storia del confronto fra Sara, una giornalista italiana rapita dall'Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur, giovane foreign fighter moglie di un miliziano del Califfato che la tiene prigioniera nella sua casa costruita in un campo di addestramento.
Durante i mesi di detenzione Nur, mossa dal desiderio di proselitismo, e seguendo gli ordini del leader del campo, tenta di convertire Sara e di farla aderire all'estremismo islamista.
Mettendo in scena il confronto fra queste due donne, il regista di BORDER, nonché il co-sceneggiatore di "Private", si domanda, ancora una volta, perché l'uomo, gli uomini, uno stato o una società intera abbiano l'irresistibile impulso di sottomettere chi è altro da sé, ciò che non si conosce.