Una voce dall'Afghanistan.
Atai Walimohammad, 27 enne rifugiato politico, docente, scrittore, educatore, traduttore giurato per i ministeri e attivista per i diritti umani, di origine afgana. Presidente dell'associazione per i diritti delle donne afgane FAWN (Free Afghan Women Now), a cui sono devoluti i proventi dei libri.
Presenta i suoi libri insieme alla moglie Homaira anche lei afgana. Come tanti bambini afghani, non ha avuto la sua infanzia, i suoi giocattoli sono state le armi, la felicità più grande era quando lapidava le donne con i sassi raccolti. All' età di nove anni è stato mandato da sua madre e dallo zio materno in una scuola chiamata madrasa, che in realtà era una fabbrica che produceva bombe, perché diventasse un kamikaze. La nonna materna gli salvò la vita con l'istruzione e la vera cultura e lo fece uscire da quella società avvolta nel buio.
Ingresso libero, con prenotazione scrivendo a: c.bibliosicilia@comune.milano.it