Le sorelle
Lella Costa protagonista del nuovo appuntamento con il nuovo progetto "Inedita. Nuovi racconti per luoghi antichi", un viaggio alla riscoperta dei tesori nascosti della provincia attraverso
12 testi inediti di giovani scrittori
consegnati alla lettura di 10 grandi interpreti.
Nella cornice di Villa Glisenti, in scena la lettura del testo di Matteo Bonfiglioli.
Villa Glisenti è pronta. È il giorno della sua apertura al pubblico. Tutto è stato organizzato al meglio: la cura del giardino, la disposizione delle sedie, la lettura di un testo di presentazione. C’è solo un problema, e non è un problema da poco: Marta, l’interprete che deve allietare il pubblico con la sua lettura, non ne vuole sapere di uscire dalle sue stanze, dice di aver perso il personaggio. Così, sua sorella maggiore, instancabile e ostinata lavoratrice, indaffarata organizzatrice di eventi, perfezionista esigente e ossessiva è costretta ad uscire dal suo ruolo e a prendere tempo, intrattenendo il pubblico. Lei e Marta, abitano Villa Glisenti fin dalla sua costruzione. Sono presenze fantasmatiche eppure incredibilmente terrene che, nate in anticipo, moriranno incredibilmente in ritardo. Opposte per temperamento e interessi, hanno secoli di vita alle spalle, storie centenarie che portano negli occhi e nella memoria, come la visita di Re Umberto I alla Villa, ma vivono il nostro presente tecnologico e bisticciano come due bambine. Sono antiche e moderne, anziane ed eternamente adolescenti, sono spiriti che infestano, vivono e divulgano la lunga storia della villa. La nostra protagonista, nell’attesa stizzita che la sorella artista si decida ad arrivare, trova un modo per ammazzare la noia di un pubblico impaziente. Così, senza neanche accorgersene scivola in un flusso di coscienza in cui ripercorre il loro rapporto simbiotico, le stranezze di Marta, la storia della loro famiglia e della villa, e della relazione tra questa e il territorio che la circonda. Ne emergerà un racconto di sorellanza, di diversità, ma soprattutto un ritratto duplice, in cui si sondano due modi opposti eppure complementari di vivere la propria esistenza. Tra incursioni indesiderate, tonfi, dimenticanze, visite regali, leggende montuose, bastoni magici e denti di ninfa, questa dualità eternamente irrisolta, scandaglierà le verità nascoste di un luogo solenne, bucolico, taciturno, apparentemente perfetto, eppure così pieno di mistero in ogni suo angolo
Con la partecipazione di Giorgio Presti e Cecilia Rossi.
In caso di maltempo: Chiesa di San Giacomo Maggiore, Villa Carcina, Via Italia, 34.
