Musica e spettacolo

Kammerchor Stuttgart Barockorchester

18/03/24

Pare che nella cerchia dei figli di Bach la Messa in si minore fosse chiamata “la grande Messa cattolica”. Il primo aggettivo, “grande”, serviva a sottolineare «l’eccezionalità di un prodotto artistico esorbitante rispetto alla norma» (Mellace). Eccezionale, del resto, è l’organico vocale richiesto, con la prevalenza di un coro a cinque voci, secondo l’antica tradizione tardo rinascimentale, come eccezionale è quello strumentale: ben quindici parti fra archi, flauti, oboe, oboi d’amore, fagotti, trombe e timpani. 
Il secondo aggettivo, “cattolica”, va probabilmente letto nel senso di “universale”, ossia di una fede che unisce e non divide.

Proprio la natura “universale” del lavoro spinse Bach a concepire la Messa nel segno di una grandezza senza pari e con la cura di chi sembra consapevole di redigere il proprio testamento artistico e spirituale. Per tutte queste ragioni, nel 2015 l’UNESCO ne ha iscritto l’autografo nel Memory of the World Register. 
Per la sua esecuzione ci avvarremo dei complessi artistici di Stoccarda diretti dal loro fondatore nonché veterano nell’interpretazione della musica di Bach: Frieder Bernius.  

Basilica di San Vittore
Piazza San Vittore
Varese (VA)
in Lombardia E015