Stato d'assedio
Presentazione del libro Stato d'assedio. Come la paura dei rifugiati ci sta rendendo peggiori di Maurizio Ambrosini (Edizioni Egea)
Discutono con l’Autore Livia Molinari e Gabriele Merola.
Interviene una volontaria della Rete scuole senza permesso.
A cura del Centro Filippo Buonarroti.
È difficile trovare nel dibattito pubblico degli ultimi anni una questione più divisiva dell’accoglienza delle persone in cerca di asilo. Il tema compatta la destra su posizioni sempre più rigide di chiusura e scompagina il fronte di sinistra tra distinguo e sfumature. Intanto, la questione resta mal compresa e trattata in modo approssimativo, per non dire grossolano. In tal senso, questo libro si pone l’obiettivo di fare chiarezza, dati alla mano, distinguendo con precisione, per esempio, tra rifugiati, richiedenti asilo, immigrati, profughi – spesso definiti genericamente migranti – e illustrando chi realmente li accoglie. Affronta da un lato le politiche adottate nei loro confronti (contenimento, gestione, stentata accoglienza), approfondendo il tema cruciale dell’integrazione, in particolare nel sistema italiano; dall’altro, analizza le risposte di solidarietà verso i rifugiati provenienti dalla società civile e dal mondo del volontariato e delle ONG. Infine, tenta di delineare possibili soluzioni: il ritorno in patria dei rifugiati, la loro integrazione nel primo luogo di arrivo, il reinsediamento in un paese terzo, l’intervento delle sponsorizzazioni private e dei corridoi umanitari.
Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia delle migrazioni nell’Università degli Studi di Milano. Insegna da diversi anni nell’università di Nizza e dal 2019 nella sede italiana della Stanford University. È responsabile scientifico del Centro studi Medì (Migrazioni nel Mediterraneo) di Genova, dove dirige la rivista «Mondi migranti» e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni. Collabora con «Avvenire» e con lavoce.info. Da luglio 2017 fa parte del CNEL, dove è responsabile dell’organismo di coordinamento delle politiche per l’integrazione dei cittadini stranieri.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti