Un cuor di tigre nella pelle d’una donna

02/03/24 16:00 - 17:45

Sabato 2 marzo un pomeriggio musicale con un panorama sonoro di quanto si poteva ascoltare a Londra, Napoli e Venezia tra Cinque e Seicento.

Dai song britannici alle arie italiane il passo è breve: la musica strumentale conquista maggior indipendenza e le arie diventano musiche per cantare, sonare e ballare (ogni tipo di danza: Pavane, Gagliarde, Brandi, Correnti, Bergamasche, Follie ...) genere in cui si contraddistingue Giovanni Giacomo Gastoldi, dove la ludicità e il senso ritmico risaltano in un linguaggio semplice ed efficace divenendo un fenomeno che dilaga in tutta Europa.

Ma un’armoniosa composizione architettonica è anche l’opera di Andrea Falconieri, tanto vicino al Basile quanto John Dowland a Shakespeare: combinando lo stile spagnolo a quello italiano nasce una sorta di aria strumentale dove gli aspetti innovativi vanno di pari passo con una scrittura contrappuntistica che consolida il processo evolutivo del basso continuo e rende la musica strumentale indipendente da quella vocale.

Oltre a Dowland, Falconieri e il caravaggino Gastoldi, gli altri autori proposti saranno Antony Holborne e Giovanni Stefani, con l’aggiunta di alcune danze anonime.

Sala Alfredo Piatti
via San Salvatore
Bergamo (BG)
035.242287
gratuito
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