Djmat. Master of art in Bali

17/03/24 17:00 - 17:40

Continua la rassegna con la proiezioni del film "Djmat. Master of art in Bali" diretto da Lucas Dragone e Vincent Fournier.

I Made Djimat è una delle figure più importanti della storia del teatro. Ormai ottantenne, vive ancora nella piccola città di Batuan (Bali) e, nonostante una salute molto fragile, continua a trasmettere agli studenti provenienti da tutto il mondo l'essenza del teatro danza balinese. Lottando contro i venti e le maree della modernità - un concetto imposto da molti come regola assoluta - lottando contro la nozione perversa di esotismo, I Made Djimat persegue, umile e saggio, il suo sogno di bambino. Un sogno che consiste nell’interpretare, vivere e dare vita a personaggi ancestrali che, attraverso di lui, stanno diventando eterni.

Per alcuni Djimat è un mistero, una leggenda, un mito. Per altri è un amico intimo, un membro di questo gruppo ristretto di "artisti teatrali puri". Invitato in tutto il mondo, in residenza al Théâtre du Soleil di Ariane Mnouchkine a Parigi o con Eugenio Barba, amico di lunga data di molti grandi artisti (attori, musicisti, creatori di maschere...), Djimat è anche considerato un riferimento eccezionale per gli storici e gli intellettuali che hanno dedicato i loro studi al mondo del teatro, tra cui alcuni importanti specialisti delle forme d'arte orientali. Il Progetto è un omaggio a un grande uomo, nato in una famiglia di maestri di teatro, rispettato in tutto il mondo, che porta questa fama come un dono degli dei. È un'istantanea della vita quotidiana a Bali, nell'intimità di Djimat, che ne condivide gioie e difficoltà. Il film è intervallato da incontri con coloro che sono stati toccati, influenzati o affascinati dal suo lavoro. Grandi artisti e/o intellettuali che, ognuno a suo modo, hanno cercato di cogliere e vivere quel momento magico di cui tutti sono stati testimoni.

Al Monastero del Carmine di Bergamo, dal 10 al 17 marzo 2024, si terrà “Gli Orienti di Artaud”, otto giorni di incontri, conferenze, esposizioni, proiezioni e spettacoli che il Teatro Tascabile dedica ad Antonin Artaud e alla sua relazione con il teatro balinese.

Artaud è stato poeta, attore, visionario, che per più di un secolo è stato studiato e discusso, per via delle sue affermazioni radicali e delle sue immagini, bellissime e difficili da decifrare proprio per la loro concretezza, che le rende ardue per chi non abbia avuto esperienze simili.

Nell’agosto del 1931, in occasione dell’Esposizione coloniale di Parigi, Artaud assisté ad uno spettacolo di teatro danza balinese che fu per lui una rivelazione, un incontro sulla via di Damasco.
Artaud non era un sognatore, un inventore di metafore. Usava la lingua con l’attenzione di un poeta. Poneva al teatro domande che gli venivano dalla scontentezza del presente. Ed è stato capace di riconoscere di colpo l’essenzialità di quel che gli poteva venire da una cultura teatrale lontanissima.
Un’idea fisica e non solo verbale del teatro è un tema centrale per il Tascabile, che indaga le tradizioni secolari dei teatri asiatici cercandovi risposte e soluzioni pratiche alle problematiche della scena contemporanea occidentale.

Monastero del Carmine
Bergamo (BG)
035.242095
gratuito
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