UCRYNA
In memoria di Victoria Amelina
MEMORACARLO COZZOLI e MARCO CREMONESIA cura di Samar Zaoui e Alessandro Cimma
“Dopo due anni di conflitto le vittime diventano numeri ed i vivi si adattano alla guerra.Ma dietro ogni persona c’è una storia, intima, che dà luce alle sfumature dell!essere umano”.
Apre al pubblico venerdì 22 Marzo 2024 la mostra uCRYna di Carlo Cozzoli e MarcoCremonesi del collettivo Memora presso la Biblioteca Gallaratese Via GiacomoQuarenghi, 21, Milano, curata da Samar Zaoui e Alessandro Cimma e promossa dal Municipio 8 di Milano. L’esposizione, che presenta una raccolta di 28 fotografie realizzate in Ucraina durante il conflitto e visibile fino al 30 Marzo 2024, coincide con l’intitolazione di una sala della biblioteca Gallaratese alla memoria di Victoria Amelina, intellettuale, scrittrice e attivista ucraina per il rispetto dei diritti umani che ha perso drammaticamentela vita a soli 37 anni mentre documentava gli orrori della guerra a Kramthorsk.
Carlo Cozzoli e Marco Cremonesi, co-fondatori del collettivo Memora, hannotestimoniato la guerra nell’ex Paese sovietico fin dai primi giorni dell'invasione russa del 24 febbraio 2022. Le fotografie scattate in oltre sei mesi di lavoro sul campo nelle Oblast di Lviv, Kyiv, Kherson e Donbass; raccontano le storie di civili, di soldati e di come la tragedia bellica abbia sconvolto l’esistenza di un intero popolo.Il percorso espositivo è strutturato su tre temi cardine: l'inizio del conflitto, la resistenza della popolazione e la nuova emersione di una consolidata e condivisa identità nazionale e culturale ucraina. La mostra termina con un'installazione che, attraverso l’utilizzo di foto e video, accompagna lo spettatore in un’esperienza multidimensionale e immersiva finalizzata a far comprendere il mutamento della guerra contemporanea a causadell’impiego indiscriminato e spietato dei droni.
Carlo Cozzoli Carlo Cozzoli è un fotografo italiano nato a Milano nel 1993. Inizia a lavorare come fotografo professionista nel 2014, entra a far parte dell’agenzia di stampa internazionale LaPresse nel 2019 e dal 2020 collabora con l’agenzia Fotogramma di Milano. Il suo lavoro fotogiornalistico si concentra sul racconto di crisi umanitarie e di conflitto e con i suoi reportage ha documentato la pandemia di Covid-19, la crisi economica del Libano, il conflitto tra Russia-Ucraina, le rivolte contro la riforma delle pensioni in Francia e l’alluvione dell’Emilia Romagna. I suoi lavori sono stati pubblicati dalle principali testate nazionali ed internazionali, tra le quali: Wall Street Journal, Die Zeit, Washington Post, Sky News, The Guardian, L’Espresso, Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, LifeGate.Nel 2023 vince il “Premio Vergani 2023 Cronista dell’anno” nella sezione fotografica con un reportage sulla salute mentale degli operatori sanitari a seguito della pandemia di Sars-Cov-2. Marco CremonesiMarco Cremonesi è un fotoreporter italiano nato a Lodi nel 1996. Dal 2018 lavora per l’agenzia Newpress, dal 2019 per l’agenzia nazionale Imagoeconomica e dal 2020 si dedica in maniera assidua e continuativa al reportage. Ha raccontato la pandemia di Covid-19 in Italia, la crisi migratoria in Francia, il conflitto tra Russia e Ucraina e tra Armenia e Azerbaijan. I suoi lavori sono stati pubblicati dalle principali testate nazionali e internazionali tra le quali Corriere della Sera, Sette Corriere, Il Sole 24 Ore, Il Millimetro, Sky, Rsi (Radio Svizzera Italiana)… Nel 2021 si è aggiudicato il primo premio della Newsroom Academy di InsideOver con il reportage"#Ali”, che esplora la vita nella Jungle di Calais.MEMORAMEMORA è un collettivo fotografico fondato a Milano nel 2023 dai fotografi professionisti Carlo Cozzoli, Marco Cremonesi e Yunus Boiocchi che attraverso una pluralità di linguaggi e stili autoriali testimonia l’essere umano, in quanto individuo, che si orienta nelle complessità e nelle tragedie del nostro presente. La fotografia di Memora pone al centro del suo racconto le storie dei singoli ritenendo queste capaci di spiegare le sfumature e le verità che compongono il caleidoscopio della nostra società. Il collettivo Memora ritiene necessario, per poter divulgare nella maniera più esaustiva ed eterogenea possibile i reportage nel mondo del fotogiornalismo odierno, utilizzare una diversità di linguaggi mediatici e comunicativi e per farlo pubblica reportage su testate cartacee e online, realizza stampe fine art per installazioni, mostre e organizza eventi edibattiti.Ingresso libero
La mostra è visitabile in orario di apertura della biblioteca
LE OPERE SARANNO ESPOSTE NEL SALONE PRINCIPALE SINO AL 30 MARZO