DMF Il festival. La fotografia come fenomeno
A DMF il festival della fotografia di Dalmine un incontro per riflettere sui cambiamenti della cultura visuale e della fotografia.
Come è cambiata la cultura visuale nel corso degli ultimi decenni? Quanto ha inciso l’avvento e lo sviluppo del digitale nella fenomenologia dell’immagine? Cosa significa oggi “fotografare” in uno scenario tecno-umanistico dove la centralità dell’autore si confronta con sfide come l’intelligenza artificiale generativa? Ai temi di riflessione che sollecitano queste domande è dedicato un incontro con due docenti universitari delle comunicazioni visive, impegnati sia a livello di ricerca che nell’editoria, ambiti che considerano l’umanesimo tecnologico nei suoi elementi più spiccatamente connessi alla società dell’immagine, all’arte e alla neuroestetica. Un momento per cercare di puntualizzare alcuni elementi che stanno alla base della società delle immagini contemporanea dove, alle enormi potenzialità produttive ed espressive messe a disposizione della tecnologia, corrisponde spesso l’incapacità di gestire una materia sempre più labirintica e immateriale.
Dialogano sul tema Marco Sorelli, consulente in comunicazione d’impresa e professore incaricato della Cattedra di Fenomenologia dell’immagine – Neuroestetica - presso l'Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia e Massimo Tantardini, coordinatore del Dipartimento di Arti visive dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia e direttore della rivista accademica "IO01 Umanesimo tecnologico".