Ci aspetta un mondo senza antibiotici?
Il festival dedica grande attenzione alle ultime frontiere della ricerca in campo medico, e alle diverse tematiche che ruotano attorno al mondo della sanità e del benessere.
Dalla loro introduzione, negli anni Quaranta del secolo scorso, gli antibiotici hanno trasformato la medicina moderna, contribuendo ad allungare in maniera significativa l'aspettativa di vita. Oggi, tuttavia, la resistenza agli antibiotici è sempre più diffusa, a causa del loro abuso in medicina, in agricoltura e negli allevamenti intensivi: si stima che entro il 2050 saranno oltre 10 milioni i decessi legati a questa problematica, con un costo stimato per il sistema sanitario mondiale di 3,5 miliardi di dollari l’anno. Siamo sull’orlo di un’apocalisse medica? Ne parlerà il microbiologo Stewart Cole – già presidente dell’Institut Pasteur, ora a capo dell’Ineos Oxford Institute for Antimicrobial Research (IOI) – soffermandosi sulle possibili soluzioni.
La resistenza agli antibiotici si sta diffondendo in modo allarmante, a causa dell’uso eccessivo di antibiotici nella medicina e in agricoltura. Nel 2050, 10 milioni di persone l’anno potrebbero morire a causa della ridotta efficacia degli antibiotici contro i patogeni. Siamo sull’orlo di un’apocalisse medica? In alcuni campi, come quello della tubercolosi, stanno emergendo nuove soluzioni.
Interviene: Stewart Cole, Istituto Pasteur di Parigi
Modera: Luigi Ripamonti, Corriere della Sera