Incontro del gruppo di lettura "La lettera e l'immagine". Piccola rassegna di grandi libri da cui sono nati grandi film. "La figlia oscura" di Elena Ferrante
Rassegna di grandi libri da cui sono nati grandi film.
Gli incontri sui libri si terranno il venerdì alle 11, le proiezioni il lunedì alle 16.30.
Il film:
Regia di Maggie Gyllenhaal.
Un film con Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard.
Titolo originale: The Lost Daughter.
Genere Drammatico, - USA, 2021, durata 121 minuti
Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 2 candidature a Golden Globes, 2 candidature a BAFTA, 3 candidature a Satellite Awards, 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, 4 candidature e vinto 3 Spirit Awards, ha vinto un premio ai Directors Guild, 1 candidatura a ADG Awards, 1 candidatura a NSFC Awards
La recensione: Leda Caruso è una docente universitaria americana di letteratura italiana, in vacanza presso una località di mare vicino a Corinto. Sulla spiaggia dove si reca ogni giorno arriva come un uragano una numerosa e rumorosa famiglia di Queens che ha origini greche e probabilmente qualche legame con la malavita organizzata. Dopo la reazione di fastidio iniziale, Leda comincia ad osservare con interesse Nina, la giovane madre che fa parte del gruppo degli "invasori", e il rapporto fra Nina e la sua bambina riporta alla memoria della docente la propria relazione con le due figlie, ormai ventenni, quando erano ancora piccole. Una relazione complessa e per certi versi conflittuale che è venuta inevitabilmente a cozzare con il legittimo desiderio di Leda, brillante linguista, di avere una carriera nel mondo dell'accademia.
"Sono una madre snaturata", dirà Leda, e questa confessione, pronunciata ad alta voce sul grande schermo, ha un effetto dirompente.
L'attrice Maggie Gyllenhaal, alla sua prima prova come sceneggiatrice e regista di un lungometraggio per il cinema, così come Elena Ferrante nel romanzo "La figlia oscura" su cui è basato questo film, tocca un tema tabù, soprattutto in Italia, correndo il rischio del rifiuto a parte del pubblico già affrontato, ad esempio, da un libro e un film come Quando la notte. Il racconto dei sentimenti conflittuali di una madre verso la propria progenie, e in particolare verso le proprie figlie femmine, è raramente affrontato dalla letteratura e dal cinema proprio perché suscita una reazione di rifiuto e di condanna senza appello.
Invece è fondamentale esplorare le contraddizioni della maternità, soprattutto quando c'è in gioco l'affermazione individuale di un'intellettuale e di un'artista, cui l'espressione di sé richiede quella concentrazione che un figlio piccolo inevitabilmente toglie, soprattutto alle madri. Ed è fondamentale esplorare l'attaccamento viscerale, e allo stesso tempo la conflittualità istintiva, di una madre verso una figlia femmina, che porta con sé un confronto sull'accettazione (o meno) della propria identità femminile." (Paola Casella)
La partecipazione è aperta a tutti gli interessati.
Prossimi incontri:
6 dicembre, ore 11.00 | La vedova Couderc di Georges Simenon
16 dicembre, ore 16.30 | L’evaso di Pierre Granier-Deferre
Passaporto Nansen è un gruppo di promozione culturale fondato da utenti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell'ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. Promuove la cultura come rete di vicinanza e soccorso.