La modernità malintesa. Una controstoria dell’industria italiana

08/11/24 16:00 - 16:45

«Secolo breve», «epoca di speranze e tragedie», «età della fine delle ideologie». Sono tante le definizioni del Novecento nel terzo millennio, in quella geografia enigmatica e indecifrabile che è il postmoderno. Demonizzato o santificato, incolpato o assolto, ha impresso una svolta epocale a economia e politica, ha inciso nel tessuto culturale e sociale del nostro paese, infrangendo equilibri secolari, mandando in frantumi la linea di continuità tra passato e futuro. Fino al salto decisivo: il tramonto della civiltà contadina e l’avvento dell’industrializzazione. Attraverso snodi e fenomeni della storia italiana Giuseppe Lupo, appassionato studioso della stagione del boom economico, ripercorre il «paradigma interpretativo del moderno», dando voce alle sue figure più rappresentative, da Vittorini a Testori, da Fortini a Mastronardi, da Calvino a Pasolini. Facendo luce sul controverso rapporto fra umanesimo e scienza nella narrativa di fabbrica e nei periodici aziendali del secondo dopoguerra – da Donnarumma all’assalto di Ottiero Ottieri a Memoriale di Paolo Volponi, dalla rivista «Pirelli» a «Civiltà delle Macchine» –, approda al «realismo liquido» odierno, dominato dalla fine di quel proletariato che un tempo pareva marciare compatto e oggi sembra invece fragile e desueto. Se persone comuni ed élite intellettuali hanno reagito spesso con disagio e diffidenza a oscillazioni e problematiche che il vento del progresso ha portato con sé, forse è arrivato il momento di invertire la rotta. Di far riemergere dal sottosuolo in cui è rimasta nascosta una controlettura della modernità, originale, alternativa, progettuale, che aspiri a modificare il mondo, a «recidere il cordone ombelicale con il secolo terribile e maestoso di cui ci sentiamo ancora figli».

Clicca qui per prenotare.

Festival
Dal 2008, Città Impresa-Festival dei Territori Industriali è luogo di dibattito internazionale sulle questioni chiave dell’economia e della società contemporanea: ogni anno, in primavera e in autunno, Bergamo Città Impresa, festival dei territori industriali, nel corso dell’edizione 2024 inviterà a riflettere sulla transizione in corso nell’economia e nelle imprese. Il 2024 è un anno in cui la situazione geopolitica mondiale è al centro del dibattito pubblico, sia a causa delle numerose elezioni in calendario, sia per i conflitti in corso. Quali sono le ricadute sull’economia e sulle imprese? Durante i tre giorni del festival a Bergamo, si discuterà ampiamente di queste trasformazioni, offrendo al pubblico interessato allo sviluppo delle imprese e dei territori spunti di riflessione per affrontare il futuro del nostro Paese.

Auditorium Ermanno Olmi
Bergamo (BG)
049 0991230
Share
Consultare gli eventi sul tuo telefono con la nostra app ScovaEventi è molto più semplice.
Vedrai gli eventi ordinati in base alla distanza dalla tua posizione. Scaricala gratuitamente ora!