Le favole di Tolstoj
Tutti conosciamo la storia della cicala e la formica. La formica è completamente dedita al lavoro, la cicala canta e balla. Quando viene l’inverno la formica ha le provviste al caldo della tana e la cicala muore di fame, irrisa dalla formica.
Questa e altre note favole di Tolstoj vengono narrate da una suadente voce fuori scena, mentre due buffi soggetti le animano con goffaggine e irriverenza traendo di volta in volta oggetti e costumi da un vecchio baule.
Ma cosa accade quando le favole sembrano finire? Quando la magia del racconto giunge alla conclusione?
Ecco che dal pozzo profondo e dalla penna tagliente di Tonino Guerra sorgono Carestia, Pannocchia e Millemosche, tre disertori medievali per i quali l’alternativa è solo tra morire di guerra o morire di fame. Animati da uno spirito epico di grande comicità, antieroici e antiautoritari, i tre cavalieri contrastano le sventure e la fame con esilaranti trovate e dialoghi al limite dell’assurdo.