Ombelico Alex
Una giornata di letture, canzoni, proiezioni e incontri dedicati ad Alex Caltagirone, sguazzante da sempre e per sempre.
Il programma:
Alle 15, in Sala Civica: presentazione di "Ciao, vado a comprare il latte", a cura di Sguazzi. “Ciao, vado a comprare il latte” è una pubblicazione curata dall’Associazione Sguazzi in collaborazione con Durango Edizioni. Il libro ripropone la versione integrale di “Ombelico India”, racconto autobiografico nel quale Alex Caltagirone, storico volontario dell'associazione Sguazzi, narra dei suoi primi tre viaggi in solitaria In India, a bordo della sua carrozzina. Attorno a questo diario di viaggio, lo scrittore Giuseppe Goisis ha sapientemente raccolto e scritto la narrazione corale di “Alex mio: la vita di Alex”, raccontata attraverso le testimonianze dei genitori e di alcune delle persone che con lui hanno vissuto. Nel corso della presentazione, si spiegano il progetto e il percorso che hanno permesso di realizzare questo testo, testimonianza di una vicenda umana straordinaria.
Alle 16,30, presso la Sala della Comunità, "Ombelico India", con Associazione Belteatro e con la regia di Bruno Lovadina. “Ombelico India. Diario di viaggio su quattro ruote” è il romanzo autobiografico scritto da Alex Caltagirone e pubblicato per la prima volta nel 2010 dall’editore Gruppo Albatros. Si tratta di un racconto emozionato ed emozionante, allegro, ironico, a volte amaro, dei primi viaggi di Alex in India, in sella ad una carrozzina, armato di macchina fotografica. La compagnia Belteatro di Padova, dopo aver conosciuto Alex proprio in India, decide di trasformare il romanzo in un reading teatrale. Dopo molti anni, il reading torna in scena in una replica straordinaria.
Alle 18, di nuovo in Sala Civica, "Rinunce" con Giuseppe Goisis. “Le inquietudini della luna” è una raccolta di racconti scritti da Giuseppe Goisis, pubblicata nell’estate del 2024 da Musicaos Editore. “Rinunce”, presente nella raccolta, racconta episodi di anti-eroismo. Sei brevi vicende, che dissolvono una nell’altra, nelle quali i protagonisti compiono a fatica e con inquietudine estrema atti di rinuncia. Da questo racconto è nato un reading che vede in scena l’autore stesso, accompagnato dalla musica di Matteo Magli (tuba), Alberto Zanini (chitarra) e Gabriele Rubino (Clarino).
Alle 19,30, presso la Sala della Comunità, "Saliamola" a cura di Sguazzi, in collaborazione con l’Associazione Pedalabile e Aspasso Bike. Nell’estate 2023, Alex e diversi amici di Sguazzi, di tutte le età, dai 3 ai 55 anni, percorrono più di 280 km in bicicletta, nell’arco di una settimana, attraverso il delta del fiume Po, fino a Venezia. Raggiungono la città nei giorni della Mostra del Cinema e chiudono il loro viaggio sul red carpet. “Saliamola” è un cortometraggio realizzato con le immagini che Alex ha girato grazie a una piccola telecamera, montata sul suo caschetto, dalla mattina alla sera, giorno per giorno. La regia e il montaggio di Lorenzo Goisis restituiscono la magia e la forza di un’avventura picaresca.
Nel corso dell’incontro, dopo la proiezione del cortometraggio, i protagonisti del viaggio dialogheranno con alcune realtà da tempo impegnate in progetti di mobilità sociale, inclusiva e sostenibile.
Alle 20,30, in Sala Civica, "The end": la festa con buffet che chiude gli appuntamenti di Funesto.
Clicca qui per prenotareFunesto Festival
Funesto, il festival di Sguazzi, è un progetto culturale ed artistico che, a partire da queste domande, invita ad una riflessione sul tema della morte. E, di conseguenza, su quello del vivere; perché è giusto parlare di “qualità della vita”, ma non lo si può fare senza confrontarsi sulla “qualità della morte”. Attraverso un approccio il più possibile transdisciplinare che metta in dialogo fra loro arte, filosofia, antropologia, scienza, narrazione... il festival offre un’ampia gamma di prospettive sul tema, percorrendo direzioni alternative rispetto a quelle stereotipate, spettacolari o retoriche (comunque evasive), tipiche del discorso comune contemporaneo.
Crediti: Lo studio di Mario Benedetti, foto di Giacomo Nuzzo.