Spettacoli

Verso Sankara

24/07/25 21:00

di Maurizio Schmidt | con  Lucrezia Mascellino e Gaetano Franzese | reading con immagini e interviste originali girate in Burkina Faso
Fin dal titolo, il progetto è quello di andare in senso contrario rispetto all’atteggiamento dominante che porta spesso a immaginare che nel rapporto con il “terzo mondo” l’Occidente sia il modello da raggiungere e si tratti di insegnare, aiutare, educare… “Verso Sankara” va in direzione contraria: verso l’Africa, verso il racconto di esperienze da cui l’occidente ha molto da imparare.
Sankara è stato il “Presidente Ribelle” che ha governato l’Alto Volta dall’83 all’87, cambiandone il nome in Burkina Faso (“la terra degli uomini incorruttibili”). E’ stata la figura di riferimento del panafricanismo, del rifiuto della dipendenza neocoloniale attraverso gli aiuti umanitari e della “terza via africana”; e per questo ha probabilmente pagato la sua utopia, in epoca di guerra fredda. Sankara con il suo governo di trentenni in tre soli anni ha cambiato il paese, il penultimo più povero al mondo, imponendo la parità femminile, la vaccinazione popolare, l’educazione contro l’infibulazione e l’Aids, la lotta contro la desertificazione e l’analfabetismo. Ha fatto costruire scuole, ospedali, pozzi, case, ferrovie. Riteneva che un uomo politico debba avere come bussola la felicità del proprio popolo: suonava il rock e per andare all’ONU si faceva venire a prendere dai colleghi degli stati vicini per risparmiare. Per tutti era Tomà, da noi è pressoché sconosciuto mentre per qualunque africano è divenuto un mito perché ucciso a 38 anni dal suo compagno di rivoluzione che poi ha governato il paese nella corruzione per più di un quarto di secolo fino ad essere cacciato da una insurrezione.
Da lì in poi, per il Burkina Faso è iniziato un periodo di instabilità politica: prima un tentativo di colpo di stato fallito per la reazione popolare, poi la difficile esperienza di una flebile democrazia, ma soprattutto la crescita del terrorismo di radice araba che ha portato ad un numero impressionante di profughi interni, con vasti territori fuori dal controllo dello stato. Ne sono seguiti due colpi di stato da parte dell’esercito logorato dagli eccidi dei terroristi molto meglio armati e la cacciata dei francesi a favore dei russi, per fronteggiare la minaccia araba, non più contrastata dalla Libia dopo l’uccisione di Gheddafi da parte dell’Europa. L’attuale governante (Ibrahim Traore) utilizza tutti gli slogan di Sankara ed è altrettanto amato dalla popolazione. Insomma, dal 1987 al 2025 sono passati quasi quarant’anni, gli europei hanno fatto di tutto per destabilizzare l’area, ma le idee di Sankara sono ancora lì.
Da poco è stato riaperto il processo per il suo assassinio, spesso messo in relazione con un famoso discorso contro il debito all’ONU. Della sua eliminazione in fondo si sapeva già tutto: esecutori e mandanti. E i mandanti siamo noi occidentali, la Francia e gli USA in testa, anche se tuttora la verità è coperta da silenzi e omertà. Thomas Sankara, quest’uomo che oggi avrebbe solo 68 anni rappresenta simbolicamente l’esatto contrario di quello che oggi è la politica per noi.
 
LUOGO:
Cortile Biblioteca Piazza Italia, 6
in caso di maltempo Biblioteca Piazza Italia, 6

Biblioteca Centro Cultura Tullio Carrara - Nembro (Bergamo)
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